Il Regno di Dio
31° DOM. T.O.(VERDE)ANNO C
LC 19,1-10"Zaccheo scendi subito,perchè oggi devo fermarmi a casa tua"
Questa domenica,cari amici/che,sara' contrassegnata nella nostra memoria come la domenica del terremoto che ha interessato gran parte del nostro paese ,senza vittime fortunatamente, ma provocando tantissimi danni e tanti disagi e tanta paura,vi chiedo di pregare questa sera per le tante vittime del sisma,con un rosario per chiedere l'intercessione della Madonna , che possa restituirci serenità e calma in questo grave momento per la nostra bella Italia.Il vangelo di oggi ci parla dell'amore di Dio verso tutti e come ognuno di noi viene chiamato dal Divino Maestro:"scendi subito perchè devo fermarmi a casa tua..."Zaccheo è il simbolo dell'amore di Cristo per ognuno di noi,e ad ognuno di noi chiede di intrattenerci con Lui,di fermarci con Lui per fare di noi nuove creature e nuove persone capaci di portare la SUA testimonianza ed il Suo amore al nostro prossimo:Zaccheo cosi' sperimenta personalmente un itinerario di conversione che lo condurrà alla rinuncia della sua vecchia vita ed ad abbracciare un nuovo stile di vita tutto improntato alla carità fraterna ed alla solidarietà con i più bisognosi;che possa anche per noi essere cosi' e che ogni incontro con il prossimo possa essere occasione di comunicare la misericordia di Dio e che i gravi eventi di queste ore possano essere momento di fraterna condivisione e solidarietà verso coloro che sono nella sofferenza,sperimentando sin d'ora che il Signore ci chiama a rendergli testimonianza soprattutto nel momento della prova e del bisogno. Signore Gesu' che ci hai donato te stesso con infinito amore ,te ne preghiamo,concedici la forza ed il coraggio della testimonianza nella carità fraterna e nella solidarietà con i nostri fratelli e sorelle che sono nel bisogno.AMEN
LA BENEDIZIONE DI DIO ONNIPOTENTE DISCENDA SU DI VOI E CON VOI RIMANGA SEMPRE!AMEN
D.ETTORE,Diacono
I
30° DOM. T.O.(ANNO C) COL. LIT. VERDE.
"Chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato"
In questo mese dedicato a Maria e alla dimensione missionaria della Chiesa,nata,lo ricordiamo,essenzialmente, per annunciare a tutti "la buona notizia",ossia che tutti sono chiamati alla salvezza,il vangelo di oggi ci propone l'atteggiamento duplice del credente che da sempre è presente nella CHIESA,come i due volti antitetici di concepire il rapporto con Dio:da un lato la figura del fariseo tronfio,sicuro di sè ,senza dubbi,pieno di certezze,con un rapporto quasi commerciale con Dio:,Dio mi deve salvare, io faccio tanto per lui,quasi pretende i benefici divini,più che pregare è un'elencazione dei propri meriti ,ponendosi al posto di Dio;dall'altro lato il pubblicano,che cosciente dei propri peccati,si svuota di se stesso,sa di non poter offrire nulla al Signore,non ha alcun merito se non quello di riconoscersi creatura bisognosa di misericordia;chi è dei due che adempie la giustizia di Dio?a CHI DEI DUE il Signore guarda con simpatia e misericordia?A CHI DEI DUE SI RIVOLGE Gesu' nel suo insegnamento .sapendo che solo svuotandosi di se stesso possiamo riempirci del Signore?"Io vi dico:questi(il pubblicano)tornò a casa sua giustificato,a differenza del fariseo,perchè CHI SI ESALTA SARA' UMILIATO E CHI SI UMILIA SARA' ESALTATO",perchè la durissima battaglia contro il Nemico potrà solo essere vinta con le armi dell'umiltà ,della carità, della preghiera,per poter dire come l'apostolo Paolo:"ho combattuto la buona battaglia,ho terminato la mia corsa,ho conservato la fede" .
FELICE DOMENICA!!
IL SIGNORE VI BENEDICA!!
Don Ettore Camerlingo,Diacono

I
XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
Lc 17,5-10

"Siamo servi inutili...."
Cari amici/che, i temi del vangelo odierno sono due:la potenza della fede autentica e consapevole e il dono del servizio verso Dio e nella comunità ecclesiale;alla domanda degli apostoli di aumentare la loro fede,Gesu' ribatte affermando che la vera fede è in grado di poter fare qualsiasi cosa:ossia porsi nelle mani del Signore e donarsi completamente a Lui,rendersi totalmente disponibile a Lui ,come Suoi figli nel dono totale di se' ,questo atteggiamento interiore produrrà grandi meraviglie nella nostra vita,grandi cambiamenti nella nostra esistenza,così la fede così vissuta diventa mezzo potente per cambiare la nostra vita ,tutto diventa possibile,si aprono davanti a noi scenari impensabili e seguire Dio non è più via angusta ma diventa sequela appassionata al signore Gesu'; quasta fede vissuta in modo maturo e consapevole genera in noi un autentico spirito di servizio,in cui non conta il nostro ruolo nella comunità ecclesiale e civile,ma il nostro volersi donare agli altri ,non per avere qualcosa in cambio,ma perchè il donarci in se' ci rende felici e ci dona pienezza e gratificazione,perchè solo amando che si è amati:
Signore, fa di me
uno strumento della Tua Pace:
Dove è odio, fa ch'io porti l'Amore,
Dove è offesa, ch'io porti il Perdono,
Dove è discordia, ch'io porti l'Unione,
Dove è dubbio, ch'io porti la Fede,
Dove è errore, ch'io porti la Verità,
Dove è disperazione, ch'io porti la Speranza,
Dove è tristezza, ch'io porti la Gioia,
Dove sono le tenebre, ch'io porti la Luce.
Maestro, fa che io non cerchi tanto
Ad esser consolato, quanto a consolare;
Ad essere compreso, quanto a comprendere;
Ad essere amato, quanto ad amare.
Poiché, così è:
Dando, che si riceve;
Perdonando, che si è perdonati;
Morendo, che si risuscita a Vita Eterna(S.FRANCESCO D'ASSISI)
IL SIGNORE VI BENEDICA E VI CONCEDA GIOIA E FELICITA'!
Don Ettore,Diacono
25° DOM. T.O. ANNO C
LC 16,1-13
"Non potete servire Dio e la ricchezza"

Il vangelo odierno è insieme un vangelo che c' invita in modo drastico alla conversione dei nostri cuori ed a porre al centro della nostra vita Dio,chiedendoci di usare lo stesso impegno e passione che possiamo usare per giungere ad obbiettivi umani e terreni,che seppur importanti sono transitori e fugaci ed il Signore ci chiede di usare tutte le nostre energie e forze per conseguire i beni eterni,energie e forze che troppo spesso utilizziamo per obbiettivi e beni sterili e transitori,che oggi ci sono e domani il tempo spazza via,come il potere ,il successo,la bellezza fisica,siamo stolti e ciechi e stupidi,perchè non usare la nostra scaltrezza,abilità intelligenza per giungere ai beni spirituali che ci conducono all'eternità?Allora anche l'uso in prospettiva cristiana dei beni terreni,della ricchezza ci permette di conseguire la vita eterna:la ricchezza,il possesso dei beni materiali non sono un male in sè,ma lo diventano nel momento in cui diventano una vera ossessione,un idolo da adorare,invece se vissuti come strumento da condividere con coloro che sono meno fortunati,la ricchezza diventa mezzo per conseguire i beni spirituali necessari alla salvezza della nostra anima,ma per ricchezza possiamo anche intendere non solo ingenti risorse economiche,ma usare in modo ossessivo e distruttivo le risorse tecnologiche ed informatiche come internet,che da strumento positivo può a volte diventare una diabolica arma nelle mani di persone senza scrupoli per distruggere la vita altrui,come putroppo è successo a Tiziana Cantone,che ha usato internet come strumento di piacere che alla fine l'ha distrutta sino a giungere al suicidio;quando uno strumento,un mezzo diventa ossessione e manipolazione,noi diventiamo strumento e schiavi di quel mezzo,sino alla distruzione di noi stessi :è quello che è successo alla povera Tiziana,distrutta e stritolata da un complesso ingranaggio in cui è emersa tutta la miseria e la pochezza umana di tante persone che senza Dio divengono solo esseri pieni di crudeltà e malvagità;ecco, la storia,la tragica storia di Tiziana è un gravissimo allarme di quello che può diventare la società umana senza fondamenti morali e spirituali cristiani.Chiedo a tutti voi di fermarci un momento e di pregare per Tiziana,che il Signore abbia pietà di lei e l'accolga nel Suo Regno e possa guidarci ad usare gli strumenti tecnologici ed informatici sempre alla luce del Vangelo e della misericordia di Dio.
Dio Onnipotente che ci hai donato l'intelligenza per cooperare con il Tuo disegno di salvezza guidaci ed illuminaci nell'uso di strumenti sempre più complessi ,perchè essi possano essere sempre più mezzo per annunciare al mondo il Tuo amore e la Tua misericordia.AMEN
IL SIGNORE VI BENEDICA E VI CONCEDA GIOIA E PACE!!
DON ETTORE,DIACONO
23° dom. T.O./anno C
Lc 14,25-33
"Chi non porta la propria croce....non puo' essere mio discepolo"

Il tema del vangelo odierno è il tema della sequela a Gesu',ossia seguire Gesu' significa porLo al centro della propria vita ,traducendo in comportamenti concreti la propria fede proclamata,Gesu' ci ribadisce questa esigenza al seguirLo con serietà e coerenza,senza tentennamenti, in tre momenti narrativi:nel primo afferma con forza che Lui deve essere posto al centro della nostra vita(se uno viene a me e non odia suo padre...non può essere mio discepolo),nel secondo momento afferma che seguirLO significa imparare a portare la propria croce,intesa non in senso solo di sofferenza,ma come stretta adesione al disegno di Dio per ognuno di noi,tale conformazione a Cristo,come afferma S.Paolo, significa donarci completamente al Signore ed essere disposti a rendergli testimonianza nella quotidianità,sempre nella piena e volontaria libertà;nel terzo momento si sottolinea con forza che solo rinunciando a se stessi e donandosi completamente a Cristo,il credente si dona completamente a Lui nella totale spoliazione interiore ,diventando egli stesso ,in un certo senso, Cristo stesso:"non sono più io che vivo,ma Cristo vive in me"(Gal 2,20) .
FELICE DOMENICA!
IL SIGNORE VI BENEDICA!!
D.Ettore,Diacono
XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
Lc 14,1.7-14
"Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato."

Oggi si celebra anche la memoria di S.Agostino:
Agostino è uno degli autori di testi teologici, mistici, filosofici, esegetici, ancora oggi molto studiato e citato; egli è uno dei Dottori della Chiesa come ponte fra l'Africa e l'Europa; il suo libro le "Confessioni" è ancora oggi ricercato, ristampato, letto e meditato.
"Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato. Ed ecco che tu stavi dentro di me e io ero fuori e là ti cercavo.... Ti ho gustato e ora ho fame e sete di te. Mi hai toccato e ora ardo dal desiderio di conseguire la tua pace"; così scrive Agostino Aurelio nelle "Confessioni", perché la sua vita fu proprio così in due fasi: prima l'ansia inquieta di chi, cercando la strada, commette molti errori; poi imbroccata la via, sente il desiderio ardente di arrivare alla meta per abbracciare l'amato. S.Agostino ha incarnato proprio il principio dell'umiltà e del farsi piccolo che il vangelo odierno ci ricorda:da una vita dedicata al potere e ai fasti,Dio lo chiama a farsi annunciatore del Vangelo e suo ministro,nonostante le sue tantissime resistenze:lontanissimo dalla fede cristiana e dalla Chiesa,grazie al ruolo determinante della madre Monica,diventerà teologo, sacerdote, vescovo,finendo la sua vita come aveva vissuto,nella testimonianza del VANGELO AD IPPONA,sotto assedio dei VANDALI;ecco S.Agostino con la sua vita ci rende visibile e concreto il vangelo di oggi:la vera gloria non consiste negli onori e nel successo,ma nel dire si al disegno di Dio,accettando di farci suoi strumenti e collaboratori per l'edificazione dell nuova umanità,in cui ricchi e poveri siederanno insieme alla mensa del Signore,uniti tutti nella fede in Cristo GESU' nostro Signore,per diventare con Lui ed in Lui pane vivo da spezzare e da donare a coloro che seppur lontani dal Signore e dalla Chiesa attendono la Parola Vivente che dona loro conforto ,speranza ,certezza di non essere mai soli,che DIO è con noi.AMEN
SANTA DOMENICA!!AUGURI A TUTTI COLORO CHE FESTEGGIANO IL PROPRIO ONOMASTICO!!
IL SIGNORE VI BENEDICA!!
D.Ettore,Diacono
21° DOM. T.O.
LC 13,22-30
"Alcuni tra gli ultimi saranno primi ed alcuni tra i primi saranno gli ultimi"

La via che c' indica il Signore è stretta e ripida,ma è autentica e ci conduce alla vita vera,alla pienezza della vita eterna,senza se e senza ma;il Signore ci chiede di seguirlo per le vie scoscese e ripide della coraggiosa testimonianza ,dell'annuncio senza paura,vomitando coloro che dicono e non fanno;il brano si rivolge ai tanti cristiani che lo sono solo formalmente,si rivolge a coloro che sono sempre i primi a recitare rosari e litanie,messe quotidiane,ma sono i primi anche a criticare, mormorare e giudicare,in Gesu' si ribalta la tavola dei valori e dei ruoli:quelli che sono considerati vincenti nel mondo saranno esclusi dal Regno,quelli che nella logica mondana sono considerati perdenti condivideranno la gioia senza fine della vita eterna;Gesu' è tagliente anche con i suoi ministri,con coloro che hanno più responsabilità nella Chiesa e spesso peccano di coerenza tra quello che dicono e i loro quotidiani comportamenti:"non vi conosco",no ,non basta essere uomini di chiesa con prestigio e considerazione da parte del popolo di Dio,non basta celebrare eucaristie,pronunciare appassionate omelie se non si è disposti a seguire Cristo sulla via dell'umiltà ,dell'accoglienza FRATERNA,della misericordia divina,interpretando il loro ruolo di ministri non come esercizio di servizio ma come esercizio di potere:"sono venuto per servire,non per essere servito",dice il Signore;costoro saranno giudicati duramente dal Signore:"a chiunque fu dato molto ,molto sarà chiesto;a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più";al contrario a coloro che Lo avranno seguito con coerenza si spalancheranno le porte del Paradiso:"venite benedetti del Padre mio,ricevete in eredità il Regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo.Perchè ho avuto fame e mi avete dato da mangiare,ho avuto sete e mi avete dato da bere,ero forestiero e mi avete ospitato"....(Mt 25,34-35) IL SIGNORE VI BENEDICA!! PACE E BENE!!Don Ettore,Diacono
15° Domenica T.O.
LC 10,25-37
"CHI E' IL MIO PROSSIMO?"

IL duplice comandamento dell'amore verso Dio e verso il prossimo riassume ed esalta l'intero decalogo(i dieci comandamenti)dati da Dio a Mose',la domanda del dottore della legge"Maestro che devo fare per ereditare la vita eterna?" ci spinge e ci provoca ad entrare nella dimensione della croce e dell'amore senza misura:"amerai il Signore Dio tuo...ed il tuo prossimo come te stesso";ma alla successiva domanda del dottore ebreo,formulata in modo distaccato ed impersonale"chi è il mio prossimo?"Gesu' risponde con la parabola del samaritano costringendo il suo interlocutore e costringendoci ad andare oltre i nostri schemi:il mio prossimo è ogni persona con cui vengo in contatto,che incontro nella mia vita ,il mio prossimo è colui in cui vedo il volto ,a volte anche deformato, del Signore,il mio prossimo è il mio collega,mia madre,mio padre,i miei amici,il semplice conoscente e verso tutti coloro con cui vengo in contatto il Signore mi invita a chinarmi su di loro e donare loro olio e vino:l'olio dell'amore condiviso di Cristo,il vino come annuncio del Cristo Salvatore,che in qualche modo prefigura il sacrificio eucaristico;così dalla domanda -alibi "chi è il mio prossimo?"il Signore ci spinge a rispondere a questa domanda centrale:come si fa a diventare prossimo degli altri?Allora la risposta non è di scorgere il mio prossimo ma di diventare io ,la mia persona, con la mia storia, il prossimo dell'altro,diventando io stesso il samaritano che non passa indifferente davanti ai bisogni altrui,ma si ferma e dona all'altro la Parola Vivente che libera, guarisce, redime,facendoci portatori qui ed ora della Misericordia Divina.AMEN.
IL SIGNORE VI BENEDICA!!
PAX ET BONUM!!Don Ettore,Diacono
XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
Lc 10,1-12.17-20"La vostra pace scenderà su di lui."

Il vangelo di domenica coglie l'essenza della natura della Chiesa:essa viene costituita per annunciare a tutte le genti il vangelo e proclamare che tra di noi è giunto Dio e il Suo Regno,che giunge tra di noi la vera libertà e la vera felicità,che Dio Padre invia il Figlio per condurci al Padre,che Gesu' Cristo ci costituisce .a partire dagli apostoli,suoi annunciatori e messaggeri,per continuare la Sua missione di salvezza e edificare qui e adesso la civiltà dell'amore divino,quindi la Chiesa diventa qui ed ora luogo e strumento di comunione fraterna e della salvezza per condurci tutti alla pienezza della vita divina.
Signore donaci la grazia della testimonianza,donaci la gioia di annunciare ai tanti l'amore di Dio,fa' di noi i tuoi inviati, i tuoi fedeli testimoni,i tuoi operatori di pace,annunciando ai lontani da Te il Tuo Regno,proclamando al nostro prossimo che solo in Te risiede la vera felicità,che solo Tu sei la via ,solo Tu sei la verità,solo Tu sei la vita,solo in Te risiede la vera pace.AMEN.
IL SIGNORE VI BENEDICA!!
- XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
- Lc 9,51-62
- "SI DIRESSE DECISAMENTE VERSO GERUSALEMME...AD UN ALTRO DISSE:SEGUIMI"

Inizia qui,nel vangelo di Luca,il lungo viaggio di Gesu' verso Gerusalemme,verso il compimento della Sua missione,una lunga marcia insieme geografica e spirituale in cui ci chiede di accompagnarlo,di essere con LUI,verso un destino insieme amaro e glorioso,ci chiede di seguirlo,di non voltarci indietro,di non avere ripensamenti,tentennamenti,
incertezze,ad uno rispose"lascia che i morti sepelliscano i morti,tu và ed annunzia il Regno di Dio";non è facile,nè semplice seguire il signore,DONA TUTTO ma chiede tutto,chiede tutta la nostra vita,senza esitazione,vuole che Lui sia il centro della nostra vita,è necessario l'abbandono ,il distacco dai beni materiali,cioè vivere come se nulla si avesse,è necessario il distacco dal proprio "io",farci pane che si dona,spezzarci per gli altri,imparare l'arte del servizio fine a se stesso,della condivisione fraterna nella gioia e nella letizia francescana,è necessario l'abbandono di se stessi per trovare se stessi:"se qualcuno vuol venire dietro a me,dimentichi se stesso,prenda ogni giorno la sua croce e mi segua".E' necessario anche a volte,com'è successo a tanti,anche a me,sperimentare il rifiuto ,la persecuzione,per vivere il privilegio ,a piccole dosi,di essere associato alle Sue persecuzioni e sofferenze ,nel continuo esercizio della testimonianza cristiana.Signore,insegnaci oggi a seguirti ed amarti,perchè solo in TE riposa l'anima mia e trova pace negli affanni del mondo,solo in Te possiamo giungere,dopo le prove della vita, alla gioia senza fine del Tuo Regno luminoso,dove ogni lacrima scompare e dove insieme a Te saremo per sempre nella vita senza fine.AMEN
IL SIGNORE VI BENEDICA!!
D.ETTORE,DIACONO
- 12° dom. T.O.
- LC 9,18-24
- "VOI CHI DITE CHE IO SIA?"

Signore, oggi ci chiami ad intrattenerci con Te,lungo gli aspri sentieri del mondo,tra vittorie e sconfitte,camminando insieme a Te,iniziando a pregare con Te,insegnandoci che la preghiera costituisce il mezzo sicuro per entrare in comunione con il Padre Celeste e per allontanare il Maligno e le sue insidie,ma oggi ci chiedi di conoscerti,di entrare in una personale relazione con Te,"Voi chi dite che io sia?"Allora Pietro ,primo Pontefice ,risponde anche per noi,perchè sa chi sei,ti conosce ,e invita anche noi a conoscerti,ma la conoscenza implica la comunione,l'intimità,il sedersi insieme allo stesso altare.Conoscere Gesu' significa allora pregare insieme a Lui,aprirgli il nostro cuore,renderlo partecipe delle nostre miserie e delle nostre gioie,sapendo che Lui è sempre con noi,conoscerLo significa nutrirsi di Lui alla mensa della Parola di Dio ed alla mensa eucaristica,vederLO NEI NOSTRI FRATELLI E SORELLE,ed imparare da Lui la via della mitezza,della mansuetudine e dell'amore fraterno,ponendoci alla Sua sequela,facendo delle sue parole di oggi il centro della nostra vita di fede comunitaria ed individuale:"se qualcuno vuol venire dietro a me ,rinneghi se stesso,prenda la sua croce ogni giorno e mi segua",perchè solo così si adempiranno le parole e le promesse del Divin Maestro"chi vorrà salvare la propria vita,la perderà,ma chi perderà la propria vita per me,la salverà",Si Signore insegnami a seguirti per giungere con Te ,insieme a Te,al GIORNO CHE NON MUORE.AMEN.
IL SIGNORE VI BENEDICA!!
D.ETTORE,Diacono
XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
- Lc 7,36-8,3
- "Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato"

- E' la tavola della misericordia divina,è lo spartito musicale da cui emerge possente l'infinito,smisurato amore di Dio per l'umanità;i protagonisti sono;Simone il fariseo,la donna,anonima peccatrice,Gesu'.Uno scenario all'inizio quasi freddo,ma che poi tocca le corde del nostro cuore sino a lacerarci e a farci riconoscere nella donna peccatrice,donna senza nome,come noi,anonimi interpreti,a volte inconsapevoli, del Maligno,il peccato non ha un nome, non ha un volto,è la parte oscura dell'umanità, che diventa redenta nella misura in cui diventa cosciente dei propri limiti e chiede il perdono,come ha fatto la donna della parabola,forse una prostituta,forse un'adultera,eppure nel'abisso del suo nulla riconosce in CRISTO COLUI che può mettere la parola fine alle sue schiavitu' ed iniziare ,con Lui ,un percorso per la sua conversione e redenzione,difficile certo ,ma sicura è la vittoria proprio perchè "ha molto amato",allora anche l'amore,il suo amore, seppur vissuto in modo sbagliato,diventa metro e misura che ribalta le nostre certezze e trasfigurato dall'Amore del Dio -misericordia ,diventa amore che redime libera guarisce.Si Signore,donaci un cuore grande,donaci il Tuo amore che tutto libera e guarisce,perchè possiamo amarti e amare come nuove persone,trasfigurate ed illuminate dall'amore smisurato di DIO INFINITA MISERICORDIA,che possa anche io,come la donna peccatrice,chinarmi su di Te ed imparare ad amarTi come Tu vuoi.AMEN.
- IL SIGNORE VI BENEDICA!!
- D.Ettore,Diacono.
Mt 5,13-16
"VOI SIETE LA LUCE DEL MONDO"

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
SIGNORE ,mio Dio,mi raccolgo e sento la tua presenza in me. Tu sei in me e agisci in me e attraverso di me. Vedi con i miei occhi, senti con le mie orecchie, parli con la mia lingua, ami con il mio cuore. Come non essere, allora, il sale e la luce del mondo, dal momento che sono il tuo tabernacolo?
Signore, fa' che io resti sempre fedele alla tua presenza in me, e che le persone che incontro sul mio cammino vedano in me il tuo volto.
IL SIGNORE VI BENEDICA!!
D.Ettore,Diacono
X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

- Lc 7,11-17
"Ragazzo, dico a te, alzati!"
Oggi diciamo AMEN,si Signore,oggi ci inviti a condividere la tua gioia nella vita eterna che ci doni:la vita non termina con la morte,ma esa è una porta necessaria che si apre per giungere alla vita senza fine,è questo che oggi G. ci dice con il brano dove riporta alla vita il figlio unico della madre vedova,gli dice "dico a te ,àlzati!",lo dice ad ognuno di noi,di non farci inghiottire nella palude della paura,delle incertezze quotidiane,in un orizzonte appiattito da un mondo che non vede oltre il proprio naso ed i propri sensi.Oggi il Signore con mano potente ci conduce verso la verità tutta intera,Lui ha sconfitto la morte, ed ognuno di noi,se vuole,può seguirLO nella definitiva certezza della Risurrezione e della vita eterna,trasferendoci con Lui,insieme a Lui nel Regno di Dio,dove ogni lacrima viene asciugata e dove contempleremo,insieme a nostri cari,agli angeli,ai santi e con la Beata VERGINE, IL VOLTO LUMINOSO DI DIO MISERICORDIOSO .AMEN
IL SIGNORE VI BENEDICA!!
D.ETTORE,DIACONO.
- mc 12,28-34
Non c'è altro comandamento più grande di questi.

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Il secondo è questo: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Non c'è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio».
E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
- SOLENNITA'
- SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO (ANNO C)
- Lc 9,11-17
Tutti mangiarono a sazietà.

Cristo è vero pane,Cristo è vero sangue,ci dona la sua vita per fare di noi un popolo nuovo, una nuova chiesa,fondata non più sulla paura e sulla menzogna, ma sulla verità da Lui incarnata:Egli è la via la verità la vita e chi si nutre di Lui,del pane che ci dona ha sin da adesso la vita eterna,oggi ci chiede non solo di aver fiducia in Lui,ma ci invita alla sua sequela,a sederci con Lui,a confidargli tutte le nostre miserie e bisogni,sapendo sin da ora che Egli è l'Emmanuele,Dio-con-noi,non ci abbandona mai,e ci sostiene e ci è vicino nel momento della prova come nei momenti felici della nostra vita."Non abbiate paura figlioli,io ho vinto la morte...io sono con voi sino alla fine dei tempi!"AMEN
SANTA E FELICE DOMENICA!
IL SIGNORE VI BENEDICA!!


SOLENNITA' SANTISSIMA TRINITA'(ANNO C)
"LO SPIRITO DI VERITA' VI GUIDERA' A TUTTA LA VERITA' "
GV 16,12-15

Cari fratelli e care sorelle,
La solennità di oggi ci rimanda e ci ricorda l'essenza della nostra fede:Dio Padre,Dio Figlio e Dio Spirito Santo,tre persone,un unico Dio che ogni giorno annunciamo e proclamiamo nel triplice segno trinitario della croce;tale solennità,celebrata già dal sec. 6° e diffusasi all'inizio del secondo millennio,ci ricorda e rende presente,con le parole di Gesù ,che Dio Trinitario è amore,comunione,relazione speciale ed unica con ognuno di noi,tale amore e comunione.rivelatosi nel perfetto sacrificio della croce,si esprime nel disegno che Dio ha per ognuno di noi, invitandoci ad aprire i nostri cuori e a fare comunione col Dio dei vivi,cioè c' invita a sedere con Lui, ad aprirci a Lui per fare di noi stessi dimora e regno dell'Altissimo.Tale grazia divina ,come fonte di vita eterna,può suscitare in noi,se lo vogliamo,il desiderio di diventare nuove persone, protagonisti della nostra vita,non più cieche creature che brancolano nel buio,ma annunciatori e testimoni di quella Luce divina che può rendere luminosa e densa di significato la nostra vita e quella del nostro prossimo per dire insieme:vieni Signore Gesu',venga ora ed adesso il Tuo Regno di amore e di libertà.AMEN
L'amore di Dio Padre,la grazia di nostro Signore Gesu' Cristo e la comunione dello Spirito Santo vi benedica e vi renda fecondi testimoni dell'Altissimo,con la materna intercessione della Beata Vergine Maria e di S.Rita da Cascia.AMEN
PENTECOSTE
LO SPIRITO SANTO DISCENDE SULLA CHIESA

Vieni santo spirito,manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.
Vieni,padre dei poveri,vieni datore dei doni, vieni luce dei cuori.
Consolatore perfetto,ospite dolce dell'anima dolcissimo sollievo.
Nella fatica riposo,nella calura ,riparo, nel pianto,conforto.
O luce beatissima,invadi nell'intimo il cuore dei tuoi fedeli.
Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni.
Dona virtu' e pre mio,dona morte santa dona gioia eterna.AMEN
Con il tempo di Pentecoste inizia la straordinaria avventura della Chiesa,che si costituisce,nel tempo e nello spazio sino alla fine dei tempi testimone del Signore Risorto,continuando la sua missione di salvezza e facendoci annunciatori ed in viati a dare la buona notizia:IL REGNO DI DIO E' QUI FRA DI NOI!!AMEN
SANTA PENTECOSTE!!
IL SIGNORE VI BENEDICA!!
VI DOMENICA DI PASQUA
(ANNO C)
Gv 14,23-29
Vi lascio la pace, vi do la mia pace
Tre piste oggi ci indica Gesu':amore pace missione.
Ci dona il suo amore per costruire iniseme a Lui la civiltà dell'amore,della speranza ,dell'accoglienza,ci chiede di essere testimoni del suo amore di cui noi siamo fiaccole luminose;condizione fondamentale per dimorare nell'amore di Dio è accoglierlo nel nostro cuore e osservare la Sua parola che è Parola di vita, di verità ,di eternità,inserita nel tempo e nello spazio;la seconda pista è il dono della pace ,non come assenza di confitto,ma come superamento del conflitto in una prospettiva di comunione universale ,riconoscendoci tutti come figli dell'unico Dio e fratelli in Cristo,solo in questa ottica possiamo donare agli altri la vera pace ,che si fonda sull'amore di Dio Padre misericordioso che ci considera singolarmente unici ed irripetibili,dunque la vera pace nasce solo dall'accogliere in noi il disegno e la Parola di Dio,il Signore ci invita non solo ad accogliere il suo dono,ma a farci portatori della Sua pace;la terza pista che Gesu' ci indica è quella di costituirci suoi inviati"com il Padre ha inviato me io invio voi",per continuare la sua missione divina che è quella di annunciatori del vangelo per la costruzione e l'edificazione qui ed ora della civiltà dell'amore,di quel Regno di Dio che già qui ed adesso possiamo iniziare a vivere ,riconoscendone i segni nell'accoglienza ,solidarietà,carità,comunione,
condivisione soprattutto verso i deboli e gli emarginati della nostra società,diventando noi stessi lievito del pane eterno,stelle luminose della Luce che viene ad illuminare l'umanità intera.AMEN
IL SIGNORE VI BENEDICA E VI CONCEDA GIOIA E PACE!!
QUINTA DOMENICA DI PASQUA-ANNO C
"AMATEVI COME IO HO AMATO VOI"
GV 13,34

Gesu' oggi ci consegna il suo definitivo testamento,ci consegna il suo tesoro di grazie e di misericordia divina,allla vigilia della sua passione,cosciente del disegno del Padre ci indica A NOI ,alla Chiesa intera, alle future generazioni l'essenza, il cuore, il deposito della Rivelazione Cristiana"amatevi come io vi ho amato",DA QUESTO comandamento scaturisce tutto il tesoro della Chiesa,il deposito dei sacramenti,la vita di fede, la testimonianza fino al martirio di tantissimi testimoni della fede:tutto nasce ed ha origine dall'amore immenso del Padre per l'umanità rivelato e testimoniato a noi in Cristo:nel Suo Figlio si sono aperte per noi le porte del Paradiso,nel Suo Figlio ogni grazia ci viene concessa,nel Suo Figlio diveniamo testimoni della fede,nel Suo figlio noi pecore disperse siamo costituiti nuovo popolo di Dio e diveniamo noi stessi portatori ed annunciatori dell'umanità redenta,testimoni della Luce Divina che viene ad illuminare e riempire della misericordia divina le nostre vite spesso immerse nel buio e nella mediocrità del peccato.AMEN
IL SIGNORE GESU' CI CONCEDA OGNI DONO,PACE E MISERICORDIA.AMEN
IL SIGNORE VI BENEDICA!!
QUARTA DOMENICA DI PASQUA-ANNO C
"IO SONO IL BUON PASTORE"
GV 10,27-30

Ascolto la Tua voce,viene da lontano,viene dal mio cuore,dalla mia anima,è come vento senza parole:è la voce del mio Signore che mi chiede di seguirLo.Oggi mi chiedi,con la tua parola di seguirTi,Tu sei il buon Pastore,noi il Tuo popolo,parli ad ognuno di noi tuoi fratelli e tuoi figli,per ognuno di noi hai pronto un Tuo progetto d'amore,ad ognuno di noi giunge rassicurante e forte la Tua voce.Tu ci conosci ,come dice il salmo ,dal grembo materno,sai e conosci i nostri più intimi desideri e le nostre più oscure paure,tessi con pazienza la rete che ci lega a Te;si Signore ,Tu sei il PASTORE che ci dona la vita eterna,ci dona la felicità senza fine,ci doni amore per dare amore ,per donarci come pietre vive e vere del sacerdozio eterno,con il battesimo siamo entrati nella porta d'ingresso della vita eterna,con il dono della fede giorno dopo giorno,attraverso la vita della Chiesa e dell'eucaristia,attingiamo alla fonte della vita eterna,la tua presenza viva e vera nel SS.Sacramento,ravviviamo la nostra fede e diveniamo testimoni ,nel tempo che non muore ,del Tuo disegno d'amore per l'umanità,in attesa d'incontrarti nel giorno senza fine,con il nostro abito bianco illuminati dalla luce infinita della vita eterna.
Con l'intercessione della Beata Vergine Maria e del Suo sposo S.Giuseppe innalziamo il nostro ringraziamento A Dio Padre pregando che ci mandi sempre vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa e nel ministero del diaconato;preghiamo per i presbiteri,vescovi e diaconi e preghiamo anche per le vocazioni al matrimonio e per tutti coloro che sono chiamati a dare un servizio,una testimonianza nella Chiesa che è il corpo di Cristo.AMEN
IL SIGNORE VI BENEDICA E VI CONCEDA GIOIA E PACE!!
D.Ettore,Diacono
Gv 6,30-35
"Non Mosè, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo. "

In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: "Diede loro da mangiare un pane dal cielo"».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
SI Signore tu sei il pane della vita eterna,il pane che ci nutre sempre e mai viene meno,ti preghiamo donaci sempre del tuo pane perchè anche noi possiamo diventare piccoli frammenti di pane da donare a coloro che vogliono venire a Te.AMEN
IL Signore vi benedica e vi conceda gioia e pace!!
Don Ettore,Diacono
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Gv 3,16-21
"Dio ha mandato il Figlio nel mondo, perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. "
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.

E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
IL SIGNORE VI BENEDICA E VI CONCEDA GIOIA E PACE!!
II DOMENICA DI PASQUA o della Divina Misericordia (ANNO C)
Gv 20,19-31"Otto giorni dopo venne Gesù. "

Cari fratelli e sorelle,
Il vangelo di Giovanni continua a narrarci delle apparizioni di Gesu' dopo la sua Risurrezione,il brano della 2° dom. di PASQUA è molto denso e pieno di significati,almeno 3 possono essere oggetto della nostra riflessione:la pace portata da Gesu',la misericordia divina attraverso il sacramento della riconciliazione,il dono della fede con l'incredulità di Tommaso;La pace che Gesu' consegna agli apostoli è la pace trasmessa dallo Spirito Santo e discende nei nostri cuori dal seno della SS.Trinità,è una pace che non è come la nostra, ossia una falsa pace basata sull'assenza di conflitti o faticosa mediazione tra le parti,ma è la pace che viene da Dio stesso e che ci chiede sempre di edificare qui e adesso il Regno di Dio che è stato interiore di mitezza mansuetudine,misericordia, amore fraterno.Il secondo tema riguarda il conferimento agli apostoli del potere di perdonare i peccati con l'istituzione del sacramento della riconciliazione o confessione:essi sono inviati da Gesu' stesso per donare al mondo la misericordia ,per essere essi stessi e ed i loro successori(vescovi e presbiteri)segno della misericordia divina che redime e guarisce attraverso il sacramento della confessione,ma invitando anche noi tutti ad essere ognuno di noi,nella sua condizione di vita, segno della misericordia divina;l'ultimo tema ci tocca da vicino e riguarda l'incredulità di Tommaso che non crede alla risurrezione di Cristo.Il Signore non solo con la sua apparizione smentisce la sua incredulità,ma lo rimprovera,dichiarando beati tutti coloro che pur non vedendo crederanno,cioè tutti noi,definendo implicitamente quale grande dono è la fede,che non si basa su riscontri necessariamente materiali,ma è dono di Dio e chiamata di Dio ad essere inseriti nel Suo disegno di salvezza,alla quale ognuno di noi risponde si o no:rispondendo di si ,si aprono per noi le porte del paradiso ed ogni cosa diventa possibile: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
IL SIGNORE VI BENEDICA E VI CONCEDA GIOIA E PACE!!
Martedì fra l'Ottava di Pasqua
Gv 20,11-18
"Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose."
In quel tempo, Maria stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù.

Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: "Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro"».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
VEGLIA PASQUALE
"PERCHE' CERCATE TRA I MORTI COLUI CHE E' VIVO?"
LC 24,1-12
Carissimi/e fratelli e sorelle,
eccoci giunti al cuore del Triduo Pasquale e dell'anno liturgico:la grande VEGLIA PASQUALE,madre di tutte le veglie, è ormai imminente:in essa" la Chiesa attende,vegliando, la Risurrezione di Cristo e la celebra nei sacramenti" ,come recita il Calendario Romano,alle Norme Generali.

La veglia così diventa segno non solo della Risurrezione di Cristo,ma
è anche segno della nostra attesa e vigilanza nel ritorno definitivo di Cristo
alla fine dei tempi,unendoci così alla vibrante attesa delle prime comunità che
gridavano con forza nella grande notte:"Maranatha",Vieni Signore Gesu',si vieni
noi ti attendiamo ,il nostro cuore è consumato dall'attesa,non farci ancora
attendere,come la sposa sull'uscio di casa attende l'amato:vieni o Signore,rinnova
tutte le cose,illumina le nostre tenebre,spazza via il male che ottenebra la
nostra vista,rendici simili a Te,per divenire come Te e giungere con Te,al giorno che non muore.
La veglia è strutturata in quattro momenti fondamentali:celebrazione della luce o lucernario in cui si accende con un apposito braciere il Cero Pasquale;la liturgia della Parola,che attraverso sette letture dell'A.T e la lettera di S.Paolo ai Romani ripercorre tutta la storia della salvezza sino al suo compimento con la proclamazione del Vangelo;celebrazione battesimale e celebrazione eucaristica.In questo grande itinerario storico- liturgico,nel quale confermiamo la nostra fede in Cristo Risorto, la Veglia assume il grande valore e significato di una notte illuminata,in cui la grazia di Dio vince la morte con la Risurrezione di Cristo, comunicando a noi tutti la vita eterna,che scaturisce e sgorga inesauribile dall'effusione del suo mistico sacrificio.AMEN
LA BENEDIZIONE DI DIO ONNIPOTENTE SCENDA SU DI VOI E CON VOI RIMANGA SEMPRE!!
Don Ettore,Diacono
Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito!
Mt 26,14-25
In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnare Gesù.

Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: "Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli"». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito! Meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».
IL TRIDUO PASQUALE

Con il Triduo pasquale (venerdi-sabato-domenica)La Chiesa ci propone di ripercorrere in tre giorni i momenti salienti e drammatici dell'evento della passione morte e risurrezione di Cristo,dandoci la possibilità non solo di una rivisitazione e riattualizzazione storico-liturgica,ma di entrare nel Mistero della Salvezza che Cristo incarna ,approfondendo spiritualmente la nostra relazione con Lui sia individualmente che come popolo di Dio.Di antichissima origine il Triduum trova la sua sintesi ed anticipazione nella messa "in Coena Domini" del giovedi' sera,con il gesto significativo della lavanda dei piedi ,la fondazione della nuova ed eterna alleanza nell'ultima cena,l'istituzione del sacerdozio,inteso come partecipazione degli apostoli e di tutti i credenti all'unico sacerdozio di Cristo; il venerdi santo non c'è messa ma azione liturgica suddivisa in tre parti:liturgia della Parola,comunione eucaristica,adorazione della croce;infine il sabato notte con la madre di tutte le veglie rendiamo presente e partecipiamo all'evento che ha cambiato la storia dell'umanità e la nostra storia :la Risurrezione di Cristo;il Triduum si conclude ai vespri della Domenica di Pasqua con l'inizio del Tempo di Pasqua che si protrarrà per cinquanta giorni concludendosi con la Solennità di Pentecoste.
IL SIGNORE VI CONCEDA GIOIA E PACE!!
DOMENICA DELLE PALME
(ANNO C)
Lc 22,14-23,56
La passione del Signore.

La duplice prospettiva della gioia con l'ingresso di Gesu' a Gerusalemme e della sofferenza ,del dolore ,con il racconto della Passione del Signore ,ci accompagnerà in questa settimana santa ed in un certo senso caratterizza la nostra vita di credenti:dalla gioia ,dalla felicità che riceviamo dal dono della fede e della vicinanza del Signore spesso si passa alla sofferenza,al martiro della testimonianza evangelica,all'incomprensione ,alla derisione di chi rifiuta il messaggio e l'insegnamento evangelico che spesso con parole ed opere proviamo a trasmettere agli altri,ma il martirium è connaturato alla nostra identità e vocazione cristiana e non possiamo non essere portatori dell'annuncio della vita eterna,ce ne sono testimoni tutti coloro che hanno annunciato il Regno di Dio,la luminosa luce del vangelo anche a costo della propria vita.Ma il Signore stesso ,percorrendo la dolorosa via del calvario,c'incoraggia a non desistere e a renderci suoi annunciatori,partecipando con la nostra vita al Suo ministero,certi che oltre l'amara esperienza della Croce si eleva luminosa e gloriosa la sommità del monte Tabor ,nella quale scorgiamo l'ineffabile esperienza della Risurrezione e della vita eterna:"Chi crede in me non muore,ma ha la vita eterna."AMEN
La benedizione di Dio Onnipotente discenda su di voi e con voi rimanga sempre.AMEN
LA SETTIMANA SANTA

Cari amici ed amiche,
Domenica inizia la settimana liturgicamente e per il cristiano più significativa dell'intero anno liturgico,cuore e centro della vita della Chiesa Cattolica:la settimana santa,così denominata perché in essa si ripercorrono i Misteri della salvezza compiuti da Gesu' negli ultimi giorni della sua vita:si inizia con l'ingresso trionfale di Gesu' a Gerusalemme,acclamato dagli abitanti ,reso presente con il rito della processione delle palme,e nella liturgia della Domenica delle Palme si ripercorre la passione del Signore con il vangelo narrato in forma dialogata;questa domenica dunque si presenta in una duplice veste,di gloria e di sofferenza,che è il carattere proprio costitutivo del Mistero Pasquale.
I giorni sino al giovedi santo sono ancora parte del tempo
quaresimale; la messa crismale del giovedi' mattina conclude il tempo quaresimale
,con la benedizione da parte del vescovo,insieme a tutto il clero diocesano(presbiteri
e diaconi),degli oli che saranno utilizzati durante tutto l'anno per amministrare
i battesimi(olio dei catecumeni e olio crismale),per le cresime(olio
crismale),per l'unzione degli infermi(olio degli infermi).Ai vespri del giovedi'santo
inizia il Triduo Pasquale con la Messa nella cena del Signore sino alla Veglia
Pasquale.I colori liturgici sono il rosso nella Domenica delle Palme;viola nel
lunedi,martedi,mercoledi;bianco nella messa crismale del giovedi' santo;tra
qualche giorno parleremo un poco del Triduo pasquale.
IL SIGNORE VI BENEDICA!!
Don Ettore,Diacono
V DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO C)
GV 8,1-11Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei.

Chi è veramente senza peccato,chi può dirsi esente dal peccato?Nessuno,tranne Gesu', la Vergine Maria,ma che cos'è il peccato?La Chiesa c' insegna che il peccato nasce dal non voler riconoscere l'amore di Dio e la nostra relazione con Lui,la IV domenica di Quar. il brano del Padre misericordioso c 'interrogava sull'amore del Padre che perdona il peccato di arroganza e di ricerca di una falsa libertà da parte nostra,il brano della V dom. di quaresima si muove sullo stesso piano anche se gli attori sono diversi:una donna adultera,che ha tradito il marito,una folla piena di odio e desiderosa di giudicare,Gesu' che disegna misteriosi segni nella sabbia,qual è il vero peccato ?della donna adultera o della folla che già l'ha giudicata e condannata?direi di entrambi,ma mentre la donna è pronta a subire le conseguenze del suo errore,la folla si arroga un potere che spetta solo Dio e agli occhi di Dio non c'è peccato peggiore,allora qui interviene l' affermazione di Gesu' che rende spogli e nudi coloro che si fanno giudici di questa donna"chi è senza peccato scagli la prima pietra",quante volte giudichiamo e condanniamo senza pietà ,senza usare né comprensione né misericordia,il Signore oggi ci ricorda il principio dell'umiltà e della misericordia:l'umiltà ci rende consapevoli che tutti siamo peccatori e bisognosi di continua conversione,la misericordia ci fa vedere il nostro prossimo come un fratello o una sorella che non ha bisogno tanto del nostro giudizio ma del nostro amore e della nostra misericordia,"siate misericordiosi com'è misericordioso il Padre vostro che è nei cieli"perché la misericordia avrà sempre l'ultima parola sul giudizio;dice S.Giacomo:e chi sei tu che ti fai giudice del tuo fratello,uno solo è giudice, il Dio che nei cieli;perciò cari amici ed amiche impariamo ad essere come Gesu' ci vuole,umili e misericordiosi :"imparate da me che sono mite ed umile di cuore"AMEN.
IL SIGNORE VI BENEDICA E VI CONCEDA OGNI BENE!!
RIFLESSIONI SULLA QUARESIMA

L'amore di Dio pervade ogni cosa,l'amore di Dio nel Suo Figlio Gesu' ci fa sentire vicino il Dio inaccessibile del Sinai,questo amore lo portiamo dentro i nostri cuori ed è Cristo,il Verbo incarnato ,che ha reso possibile sperimentare l'amore di Dio nella nostra condizione umana,Egli che si è fatto uomo per condurci a Lui e divenire come Lui;la Quaresima ci accompagna delicatamente,dolcemente verso la Pasqua,essa ci offre gli strumenti per vivere in pienezza il tempo liturgico della Pasqua,ma la quaresima è anche momento in cui sperimentare la nostra vicinanza a Dio attraverso coloro che sono nel bisogno ,nella povertà,nella disperazione,o che sono lontani da Dio.Viviamo queste ultime settimane quaresimali come opportunità per vivere la misericordia di Dio ed attuare qui e adesso l'insegnamento del Signore Risorto:"Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi"AMEN
D.ETTORE,Diacono
IV DOMENICA DI QUARESIMA

"Padre,ho peccato verso il cielo e davanti a Te"
LC 15,1-3.11-32
La parabola della IV dom. di quaresima è la parabola dell' infinita misericordia di Dio,che offre sempre ad ognuno dei suoi figli il suo amore, il suo perdono,anche quando sembra che tutto sia perduto:ognuno di noi riceve da Dio particolari doni e possibilità,che spesso noi non solo non cogliamo nè facciamo fruttare,ma li sprechiamo,facendo scelte che spesso sono in contrasto con il disegno di Dio,e spesso le nostre scelte ci conducono in un vicolo cieco, in cui sembra che non ci sia via d'uscita condannandoci ad una vita buia e grigia,o addirittura a giungere a scelte distruttive o autodistruttive,ma Dio è sempre lì presente e vuole solo che torniamo da Lui,non attende altro che il nostro ritorno,pronto sempre ad accoglierci nel Suo infinito amore.Questo è l'anno che Papa Francesco ha voluto dedicare alla misericordia divina.Che quest'anno,in sintonia anche con questo brano evangelico,possa essere occasione di riconciliazione fraterna,di costruire ponti con coloro che ci hanno offeso,di accogliere i lontani da Dio,per fare di questo Giubileo Straordinario un grande evento in cui possa prevalere la logica della Divina Misericordia,sulle nostre piccole logiche umane e fare di noi costruttori di pace e di riconciliazione e testimoni luminosi della Divina Misericordia.AMEN
Il Signore nostro Dio è l'unico Signore: lo amerai.

Mc 12,28-34
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è
l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con
tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Il
secondo è questo: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Non c'è
altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che
Egli è unico e non vi è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il
cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo
come se stesso vale più di tutti gli olocàusti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei
lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di
interrogarlo.
Parola del Signore
III DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO C)
Lc 13,1-9

Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
Il tema di oggi della liturgia della 3° dom. di Quaresima è il tema della conversione,la stessa parola nel suo significato originario indica un brusco e radicale cambiamento di rotta,ma ogni conversione ha una sua origine,un suo sviluppo con cedimenti ,sconfitte e ripartenze,ci sono conversioni che all'improvviso ti cambiano al vita,com'è capitato a S.Paolo,agli apostoli,ai profeti dell'A.T.,e ci sono conversioni in cui piano piano il Signore ti chiama e cambia la tua vita,spesso alternando sviluppo spirituale a brusche cadute e cedimenti.Ecco, il brano del Vangelo di oggi ci pone brutalmente in guardia dai rischi dell'orgoglio spirituale ,dell'autosufficienza,sapendo che il rischio di non seguire più il Signore è quello della morte eterna;soprattutto in questo tempo di Quaresima occorre fare attenzione alle tante insidie che il Maligno ci pone davanti,a volte apparentemente innocue per farci cadere nella sua trappola,cedendo così alle sue tentazioni,conoscendo bene le nostre singole debolezze,ma come dice l'apostolo Paolo:"siate vigilanti ed armatevi della corazza della fede",perchè solo allenandoci alla battaglia spirituale potremo resistere al nostro nemico ed uscire dal nostro deserto più forti di prima e più convinti annunciatori del Vangelo, ricordando sempre che la conversione non è data una volta per sempre,ma ogni giorno essa segue un suo sviluppo ed una sua crescita sino ad essere a Sua immagine nella consumazione del nostro tempo,pronti per la corona di alloro che non appassisce mai,del diadema di perle preziose che è la vita eterna.AMEN
Costui è l'erede. Su, uccidiamolo!
Mt 21,33-43.45

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:
«Ascoltate un'altra parabola: c'era un uomo che possedeva un terreno e
vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il
torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se
ne andò lontano.
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai
contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno
lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di
nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso
modo.
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: "Avranno rispetto per
mio figlio!". Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: "Costui
è l'erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!". Lo presero,
lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».
Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in
affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a
suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:
"La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d'angolo;
questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi"?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».
Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che
parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla,
perché lo considerava un profeta.Parola del Signore

Mercoledì della II settimana di Quaresima
Mt 20,17-28
Lo condanneranno a morte.

La croce è sempre
presente nel cuore di Gesù. È la meta della sua vita. Sarà un sacrificio
liberamente offerto, e non solo un martirio: Gesù ben lo mostra
annunciando con precisione ai suoi apostoli che cosa gli sarebbe
accaduto. Certo, egli aggiunge che "il terzo giorno risusciterà", ma si
sente che ora è tutto rivolto alla passione che si avvicina. I
sentimenti di Giacomo, di Giovanni e della loro madre appaiono molto
umani. Questo bisogno di gloria, questo bisogno di apparire, esiste in
ciascuno di noi. Il nostro io resta sempre più o meno occupato dal
desiderio di dominare. Ma Gesù ci avverte come avverte Giacomo e
Giovanni: se vogliamo essere con lui nella sua gloria, dobbiamo bere per
intero il suo calice, cioè dobbiamo anche noi morire, fare la volontà
del Padre, portare la nostra croce seguendo Gesù, senza cercare di
sapere prima quale sia il nostro posto nel suo regno.
La reazione di sdegno degli altri dieci discepoli è anch'essa molto
umana. E Gesù, seriamente, li invita a un rovesciamento totale di
valori. Nella nuova comunità per la quale egli sta per dare la vita, il
primo sarà l'ultimo, "appunto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto
per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per
molti". Chiediamo la grazia di divenire servi, e servi davvero umili,
pronti a soffrire e a sacrificarsi. Preghiamo Maria perché interceda per
noi: ai piedi della croce, ciò che Maria chiede per i suoi figli è che
abbiano parte, come lei e con lei, al sacrificio del suo Figlio.
IL SIGNORE VI BENEDICA!!

TEMPO DI QUARESIMA

Il Tempo di Quaresima è periodo propizio per favorire una nostra rinascita spirituale,alla luce delle parole di GESU',che risponde alle tentazioni del demonio dicendo "che non di solo pane vive l'uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio",allora questa deve essere la nostra linea guida,farci guidare dalla Chiesa nell'alimentare la nostra fede attraverso un costante e quotidiano nutrimento della parola di Dio,sia attraverso la dimensione comunitaria che ci offre la liturgia,ma anche con la meditazione personale;infatti come dalla Parola di Dio Gesu' trae la forza per vincere Satana e le sue tentazioni,allo stesso modo il cristiano trova in essa linfa vitale e forza per respingere il Maligno,preservare la propria fede e anzi rinvigorirla per renderci sempre più annunciatori del Vangelo ,la buona notizia di cui soprattutto oggi,il mondo ha urgente bisogno.AMEN
II DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO C)

Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d'aspetto.
Lc 9,28-36
La trasfigurazione di GESU' CI DONA LA CERTEZZA che con Lui tutto è possibile,la vita diventa occasione unica di donarci agli altri e di diventare suoi preziosi testimoni,la vita non è più deserto o monotona ripetizione di atti sempre uguali,ma avventura meravigliosa dove ogni cosa si trasforma e diventa oggi il giardino dell'Eden,lo spazio privilegiato in cui il Signore s'intrattiene in amorosa comunione con noi. Egli nella Trasfigurazione ci anticipa il nostro destino finale:diventare nuovi esseri alla luce della Sua Risurrezione che diventa la nostra risurrezione,ma sappiamo anche che per giungere al Tabor dobbiamo insieme a Lui,con Lui,attraversare la difficile via che ci conduce a diventare suoi fedeli seguaci,preziosi testimoni della Luce che non tramonta mai: " E dalla nube uscì una voce, che diceva: Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo!".
Si ,o Padre,ascolto la Tua voce,guidami Tu,conducimi Tu a seguire il Figlio Tuo,Egli che è la via,la verità,la vita.AMEN
Siate perfetti come il Padre vostro celeste.

Mt 5,43-48
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: "Amerai il tuo prossimo" e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
Parola del Signore
Chiunque chiede, riceve.

Mt 7,7-12
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.
Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà
aperto.
Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli
chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi,
sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è
nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».
Parola del Signore
A questa generazione non sarà dato che il segno di Giona.

Lc 11,29-32
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma
non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come
Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo
lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini
di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi
confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui
vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro
questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di
Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».Parola del Signore
Voi dunque pregate così.

Mt 6,7-15
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire
ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre
vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele
chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che
è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli
altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».Parola del Signore
Santi Faustino e Giovita Martiri
Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli
con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno
radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il
pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e
le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: "Venite,
benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi
fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da
mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi
avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero
in carcere e siete venuti a trovarmi".
Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto
affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da
bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo
e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e
siamo venuti a visitarti?". E il re risponderà loro: "In verità io vi
dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli
più piccoli, l'avete fatto a me".
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: "Via, lontano da me,
maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi
angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto
sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto,
nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete
visitato".
Anch'essi allora risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto
affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti
abbiamo servito?". Allora egli risponderà loro: "In verità io vi dico:
tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non
l'avete fatto a me".
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
Parola del Signore
I DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO C)
Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano
ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato
dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono
terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di
Dio, di' a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta
scritto: "Non di solo pane vivrà l'uomo"».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni
della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria,
perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti
prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli
rispose: «Sta scritto: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo
renderai culto"».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli
disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto
infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti
custodiscano"; e anche: "Essi ti porteranno sulle loro mani perché il
tuo piede non inciampi in una pietra"». Gesù gli rispose: «È stato
detto: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.Parola del Signore
Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo."
Lc 4,1-13

La liturgia di oggi ci racconta l'episodio di GESU' nel deserto che viene per tre volte,con il permesso di Dio,tentato dal Diavolo,le tre tentazioni costituiscono un triplice itinerario di fede per giungere a Dio,possono anche rappresentare la metafora,il simbolo dei tre giorni della passione, morte e risurrezione di Cristo:la prima riguarda l'attaccamento ai beni materiali,la seconda il desiderio del potere ,di essere qualcuno,di "contare",la terza costituisce propriamente il peccato per eccellenza in cui caddero anche i nostri progenitori:l'autosufficienza,il pensare di poter fare a meno di Dio,anzi di fare di noi stessi delle singole piccole divinità;ma cosa ci vuole dire Gesu' con questo episodio,dove ci vuole condurre?ci indica semplicemente la via per giungere alla comunione con Dio;le tentazioni esistono ed esse sono veicoli importanti e positivi nella misura in cui attraverso di esse verifichiamo la nostra fede e coerenza di cristiani,resistiamo ad esse,ed attraverso di esse progrediamo nella via della spiritualità e rendiamo la nostra fede più solida e matura,ma può anche succedere che non riusciamo a resistere a queste prove,ma anche in questo caso il Signore c'invita a rialzarci e a riprovarci,significa solo che dobbiamo lavorare un po' di più,alla fine Gesu' stesso c'indica come fare per diventare suoi autentici e credibili testimoni:"non metterai alla prova il Signore Dio tuo",cioè la via maestra è sempre l'osservanza interiore ed esteriore dei comandamenti,l'ascolto sentito e profondo dell'insegnamento evangelico,il nutrimento quotidiano con la Parola di Dio e con il cibo eucaristico,l'umiltà di riconoscere i nostri limiti umani e di conoscere che solo alla Sua sequela possiamo diventare piccole luminose stelle che possono in qualche modo illuminare le vie a volte impervie della nostra esistenza per diventare a nostra volta piccole fiammelle per coloro che incontreremo per condurli ,se vogliono,verso la Luce che illumina ogni cosa e ci dona la vita in pienezza.AMEN
IL SIGNORE VI BENEDICA!!
QUARESIMA E PAROLA DI DIO

Le letture bibliche della Quaresima,disposte nel ciclo triennale liturgico anno A,anno B,anno C,sviluppano una linea storica salvifica,ossia inserite nella storia della salvezza,con l'evocazione degli eventi dell'Antico Testamento,e una linea sacramentale con i temi battesimali e i forti incessanti richiami alla conversione,possibile quando la parola,connessa strettamente aggli eventi salvifici suscita nell'essere umano un desiderio forte di cambiare vita offrendo il suo si al Dio Liberatore e Salvatore,in questo contesto,di fronte al si della creatura ,Dio gli fa dono della Fede,che non è altri che adesione incondizionata alla volontà divina ,risposta alla chiamata del Signore.
IL SIGNORE VI BENEDICA!!
Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano.

Dal Vangelo secondo Luca....
Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno.

Dal Vangelo secondo Matteo
Quaresima

La Quaresima concepita come preparazione alla Pasqua e di riscoperta del Battesimo,trova la sua dimensione più specifica nell'approfondimento della parola di Dio ,dispensata con abbondanza nella liturgia della parola in tempo di Quaresima,poichè la Parola suscita la conversione,rivitalizza la fede ,propone l'approfondimento del MIstero Pasquale e ci conduce con cuore indiviso a vedere nel nostro prossimo il volto del Signore Gesu',imparando così a donarci al fratello o alla sorella bisognoso/a,rammentando sempre che amore verso Dio e verso il prossimo sono indivisibili,non si può amare Dio senza amare il nostro prossimo.
IL SIGNORE VI BENEDICABeata Vergine Maria di Lourdes
Questa memoria si collega alla vita e all'esperienza mistica di Maria Bernarda Soubirous (santa Bernadetta), conversa delle suore di Nevers, favorita dalle apparizioni della Vergine Maria (11 febbraio - 16 luglio 1858) alla grotta di Massabielle. Da allora Lourdes è diventata mèta di intenso pellegrinaggio. Il messaggio di Lourdes consiste nel richiamo alla conversione, alla preghiera, alla carità.Questa memoria si collega alla vita e all'esperienza mistica di Maria Bernarda Soubirous (santa Bernadetta), conversa delle suore di Nevers, favorita dalle apparizioni della Vergine Maria (11 febbraio - 16 luglio 1858) alla grotta di Massabielle. Da allora Lourdes è diventata mèta di intenso pellegrinaggio. Il messaggio di Lourdes consiste nel richiamo alla conversione, alla preghiera, alla carità.
Chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.
Lc 9,22-25

Dal Vangelo secondo Luca
In
quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell'uomo deve
soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e
dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a
tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se
stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la
propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia,
la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo
intero, ma perde o rovina se stesso?».
Parola del Signore

TEMPO DI QUARESIMA
Il mercoledi delle ceneri inaugura liturgicamente il Tempo di Quaresima,che dura circa quaranta giorni,ispirato biblicamente dai 40 giorni trascorsi da Gesu' nel deserto .La quaresima è orientata per sua natura alla Pasqua e costituisce un periodo di preparazione alla Pasqua in cui i tre elementi chiave sono la preghiera,la carità,il digiuno.La Quaresima inizia il mercoledi delle ceneri e termina il mercoledi' santo.La
Quaresima si presenta come grande segno sacramentale , essa costituisce un tempo di grazia nel quale rafforza e rinvigorirsi spiritualemente attraverso una più assidua lettura della Parola di Dio e le opere di carità ed un un necessario stile alimentare più sobrio.
Il Padre
tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli
uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c'è ricompensa per
voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te,
come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere
lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto
la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la
tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti
nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti
ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle
sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per
essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già
ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella
tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e
il Padre tuo, che vede nel segreto, ti
ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che
assumono un'aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In
verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro
ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati
il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo,
che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel
segreto, ti ricompenserà».
Parola del Signore
Il Santo Del Giorno: Sant'Apollonia Vergine e martire
È stata tale la devozione per la santa martire Apollonia, protettrice
dei denti e delle relative malattie, che dal Medioevo in poi si
moltiplicarono i suoi denti-reliquie miracolosi, venerati dai
fedeli e custoditi nelle chiese e oratori sacri dell'Occidente; al
punto che papa Pio VI (1775-1799), che era molto rigido su queste forme
di culto, fece raccogliere tutti quei denti che si
veneravano in Italia, raccolti in un bauletto e pesanti circa tre kg
e li fece buttare nel Tevere.
Questo episodio ci aiuta a capire quanta impressione, meraviglia e
ammirazione, suscitò il martirio della santa nel mondo cristiano, per i
suoi aspetti singolari.
Il suo martirio è riportato dallo storico Eusebio di Cesarea
(265-340), che nella sua "Historia Ecclesiastica" scritta nel terzo
secolo, trascrive un brano della lettera del vescovo s. Dionigi di
Alessandria († 264), indirizzata a Fabio di Antiochia, in cui si
narrano alcuni episodi dei quali era stato testimone.
Nell'ultimo anno dell'impero di Filippo l'Arabo (243-249),
nonostante che in quel periodo di sei anni, ci fu praticamente una
tregua nelle persecuzioni anticristiane, scoppiò nel 248 ad
Alessandria d'Egitto una sommossa popolare contro i cristiani,
aizzata da un indovino alessandrino.
Molti seguaci di Cristo furono flagellati e lapidati, al massacro
non sfuggirono nemmeno i più deboli; i pagani entrarono nelle loro case
saccheggiando tutto il trasportabile e devastando le
abitazioni.
Durante questo furore sanguinario dei pagani, fu presa anche la
vergine anziana Apollonia, definita da Eusebio "parthenos presbytès",
che però nell'iconografia sacra, come tutte le sante vergini,
è raffigurata in giovane età e le colpirono le mascelle facendole
uscire i denti, oppure come la tradizione ha riportato, le furono
strappati i denti con una tenaglia.
Poi acceso un rogo fuori la città, la minacciarono di gettarcela
viva, se non avesse pronunziato insieme a loro parole di empietà contro
Dio.
Apollonia chiese di essere lasciata libera un momento e una volta
ottenuto ciò, si lanciò rapidamente nel fuoco venendo incenerita.
L'episodio sarebbe avvenuto alla fine del 248 o inizio 249, quindi
Apollonia che era in età avanzata, doveva essere nata negli ultimi anni
del II secolo o al principio del III secolo; nella sua
lettera il vescovo s. Dionigi afferma, che la sua era stata una vita
degna di ogni ammirazione e forse per questa condotta esemplare e per
l'apostolato che doveva svolgere, si scatenò la furia
dei pagani, che infierirono su di lei con particolare crudeltà.
Il gesto di Apollonia di gettarsi nel fuoco, pur di non commettere
un peccato grave, suscitò fra i cristiani ed i pagani di allora, una
grande ammirazione e nei secoli successivi fu oggetto di
considerazione dottrinale.
Eusebio e Dionigi non accennano a nessun rimprovero per il suo gesto
considerato un suicidio, peraltro inspiegabile in quanto la vergine
sarebbe stata condannata comunque al rogo, se non avesse
abiurato la fede.
Forse volle sottrarsi ad ulteriori dolorosissime torture, che
avrebbero potuto indebolire la sua volontà, preferendo gettarsi fra le
fiamme.
Anche s. Agostino nella sua "De civitate Dei", si pone delle domande
sul problema se è lecito darsi volontariamente la morte per non
rinnegare la fede; egli dice: "Non è meglio compiere un'azione
vergognosa, da cui è possibile liberarci col pentimento, più che un
misfatto che non lascia spazio ad un pentimento che salvi?".
Ma il suicidio volontario di alcune sante donne, che in "tempo di
persecuzione si gettarono in un fiume per sfuggire chi insidiava la loro
castità", lo lasciava perplesso e se non fosse stato Dio
stesso ad ispirare il gesto? Quindi non sarebbe stato un errore ma
un'obbedienza. In definitiva s. Agostino non prende una decisa posizione
sull'argomento.
Comunque sin dal primo Medioevo il culto per la martire di
Alessandria, si diffuse prima in Oriente e poi in Occidente; in varie
città europee sorsero chiese a lei dedicate, a Roma ne fu
edificata una, oggi scomparsa, presso S. Maria in Trastevere; la
diffusione del culto fu dovuta anche alla leggenda, simile ad altre
sante giovani martiri, di essere figlia di un re che la fece
uccidere perché non abiurava la fede cristiana.
La sua festa sin dall'antichità si celebra il 9 febbraio; santa
Apollonia, vergine e martire di Alessandria d'Egitto è invocata in tutti
i malanni e dolori dei denti; il suo attributo
nell'iconografia è una tenaglia che tiene stretto un dente.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.

Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani
impure, cioè non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non
mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani,
attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato,
non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose
per tradizione, come lavature di bicchieri, di
stoviglie, di oggetti di rame e di letti -, quei farisei e scribi lo
interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la
tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani
impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
"Questo popolo mi onora con le labbra,ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,insegnando dottrine che sono precetti di uomini".
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione
degli uomini». E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il
comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè
infatti disse: "Onora tuo padre e tua madre", e: "Chi maledice il
padre o la madre sia messo a morte". Voi invece dite: "Se uno dichiara
al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è
korbàn, cioè offerta a Dio", non gli consentite di fare più nulla
per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la
tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate
molte».
Parola del Signore
Santa Giuseppina Bakhita Vergine
8 febbraio - Memoria Facoltativa
Oglassa, Darfur, Sudan, 1868 - Schio, Vicenza, 8 febbraio 1947

Nasce nel Sudan nel 1869, rapita all'età di sette anni, venduta più volte, conosce sofferenze fisiche e morali, che la lasciano senza un'identità. Sono i suoi rapitori a darle il nome di Bakhita («fortunata»). Nel 1882 viene comprata a Kartum dal console Italiano Calisto Legnani. Nel 1885 segue quest'ultimo in Italia dove, a Genova, viene affidata alla famiglia di Augusto Michieli e diventa la bambinaia della figlia. Quando la famiglia Michieli si sposta sul Mar Rosso, Bakhita resta con la loro bambina presso le Suore Canossiane di Venezia. Qui ha la possibilità di conoscere la fede cristiana e, il 9 gennaio 1890, chiede il battesimo prendendo il nome di Giuseppina. Nel 1893, dopo un intenso cammino, decide di farsi suora canossiana per servire Dio che le aveva dato tante prove del suo amore. Divenuta suora, nel 1896 è trasferita a Schio (Vicenza) dove muore l'8 febbraio del 1947. Per cinquant'anni ha ricoperto compiti umili e semplici offerti con generosità e semplicità. (Avv.)
Martirologio Romano: Santa Giuseppina Bakhita, vergine, che,
nata nella regione del Darfur in Sudan, fu rapita bambina e, venduta più
volte nei mercati africani di schiavi, patì una crudele
schiavitù; resa, infine, libera, a Venezia divenne cristiana e
religiosa presso le Figlie della Carità e passò il resto della sua vita
in Cristo nella città di Schio nel territorio di Vicenza
prodigandosi per tutti.
SANTA GIUSEPPINA BAKHITA PREGA X NOI E SOSTIENICI NELLA NOSTRA BATTAGLIA CONTRO IL MALIGNO.AMEN